Viticoltori dal 1316 - Biologici dal 2004

La nostra filosofia di agricoltura rigenerativa e di vinificazione a basso intervento si ispira direttamente alla ricca tradizione vinicola di 700 anni di La Torre alle Tolfe, al fascino per il carattere unico dei vitigni locali toscani, cresciuti nei nostri caratteristici terreni marini, e al desiderio di implementare la resilienza della nostra terra e del nostro ecosistema, di fronte ai cambiamenti climatici.
IL NOSTRO ANTICO TERRENO MARINO
Anche se oggi La Torre alle Tolfe si trova a oltre 60 km dalla costa,questol territorio era un tempo un’antica spiaggia, in parte sommersa dal mare, tra 3 e 5 milioni di anni fa, durante l’epoca del Pliocene. Questa costa antica modella ancora oggi il nostro terroir: i nostri terreni sabbiosi sono ricchi di fossili di ostriche, altri fossili marini e ciottoli arrotondati battuti dalle onde. La particolare composizione del terreno, combinata con la nostra posizione collinare (330 m sul livello del mare), contribuisce a creare un terreno ben drenante ed una salinità e freschezza distintive nei nostri vini, ma può rappresentare una sfida agricola durante il culmine della stagione secca estiva o le piogge più intense dell’inverno. È per la cura che abbiamo di questo suolo e per il desiderio che la nostra terra sia in salute a lungo termine, che abbiamo scelto di investire in strategie di agricoltura rigenerativa.



Scopri i nostri vini
Esplora i tunnel, il terroir e la cantina di La Torre alle Tolfe, scopri la storia del borgo e della sua Torre: unisciti a noi per un tour storico seguito da una degustazione di vini o fai un salto al nostro negozio in fattoria per assaggiare i nostri vini e oli.
DAL SUOLO, VERSO L'ALTO
Quando Mania Castelli è tornata in Chianti per gestire la proprietà di famiglia nel 2015, ha compreso che l’approccio biologico implementato dal 2004, semplicemente non era sufficiente per garantire la salute a lungo termine dell’ecosistema: per molti anni, anche se attraverso pratiche ben intenzionate, il terreno era stato prosciugato di preziosi nutrienti, della sua copertura e microbiologia, per questo la terra soffriva, d’estate per la siccità, e d’inverno per l’erosione causata dalla pioggia.
La necessità di salvare il nostro terreno ha stimolato in noi l’esplorazione di un approccio più olistico all’agricoltura, che ci ha condotto naturalmente all’utilizzo di pratiche rigenerative. Nell’agricoltura rigenerativa l’obiettivo principale è risanare i terreni impoveriti, apportando più nutrienti, struttura e microbiologia, di quelli che estraiamo attraverso l’agricoltura.

Nel 2017 ci siamo avvalsi dell’aiuto dell’agronomo Stefano Amadeo per avviare un’analisi annuale dei nostri terreni e della biodiversità, vegetale, animale e di insetti, nei vigneti. Attraverso questo progetto, abbiamo ricevuto la certificazione Diversity Ark nel 2023 e gestiamo sempre più i vigneti come ecosistemi, ricostituendo la materia organica e la struttura dei nostri terreni e migliorando la diversità delle piante autoctone, degli animali, degli insetti e della vita microbica dei nostri vigneti. Gli strumenti che utilizziamo per promuovere la biodiversità dal basso includono: uso mirato di concime organico, inerbimento e concimi verdi (come piante che fissano l’azoto) per garantire condizioni di crescita ideali per le nostre viti e i loro frutti.





Nel 2023, il nostro team ha accolto Sascha Osterle, per aiutarci ad espandere i nostri progetti di agricoltura rigenerativa, sia nei vigneti che negli oliveti. Da allora, abbiamo introdotto pratiche come la coltura e l’applicazione di microbi indigeni attivi, compost fatto in casa e tè di compost, piantando colture di copertura diversificate e consentendo il pascolo razionale multi-specie tra le viti e gli oliveti.
Questa profonda immersione nella salute del nostro suolo e del nostro ecosistema ci ha condotto naturalmente ad un interesse per la diversità microbiologica dei nostri vigneti, che a sua volta ci ha portato a tornare alla pratica tradizionale della fermentazione spontanea al 100% per i nostri vini a partire dal 2018.


CHIANTI, DESTRUTTURATO
In cantina il nostro approccio enologico costituisce la naturale continuazione del lavoro iniziato in vigna. Dopo la raccolta manuale e di selezione delle uve, i nostri vini vengono fermentati spontaneamente, utilizzando tini di cemento vetrificato o vasche di acciaio inox, senza controllo diretto della temperatura. Il legno viene utilizzato, ma con parsimonia, per preservare la freschezza e la mineralità del frutto dei nostri vigneti. Invecchiamo i vini selezionati in tonneaux di rovere neutro e il nostro Chianti Colli Senesi Riserva in botti di castagno italiano fatte a mano su misura, mantenendo un’antica tradizione regionale e conferendo una dimensione emozionante ai nostri vini.



Il nostro obiettivo in cantina è ridurre al minimo il più possibile l’uso di tecnologia e additivi chimici: consideriamo questi più un limite che un vantaggio, standardizzando i vini invece di lasciar emergere le loro particolarità e caratteri unici. Cerchiamo anche di evitare una filtrazione rigorosa, che può ridurre allo stesso modo la piena espressione del terreno e delle viti. Scegliamo di vinificare separatamente ciascuno dei nostri quattro vitigni tradizionali, il che ci consente di offrire la rara opportunità di degustare questi vitigni nella loro forma pura, anno dopo anno. Da quando abbiamo adottato questo approccio “Chianti decostruito” nel 2018, abbiamo felicemente assistito alla storia di ogni varietà, dei nostri terreni e delle condizioni uniche di ogni annata emergere nel tempo.
La nostra enologa, Teresa Castellani, si è unita al nostro team nel 2022 come assistente enologa ed è entrata nel ruolo di leader nella vinificazione presso La Torre alle Tolfe nel 2025. Porta con sé una vasta esperienza raccolta nei vigneti e nelle cantine di aziende vinicole di tutto il mondo, tra cui Piemonte, California, Australia e Francia. L’entusiasmo e l’intuizione di Teresa hanno creato un legame ancora più stretto tra i nostri vigneti e le attività di cantina, e si basano sul lavoro del nostro precedente enologo, Giacomo Mastretta. Insieme, non vediamo l’ora di continuare a esplorare il nostro portafoglio incentrato sui monovarietali.
I NOSTRI VINI
o goditi i nostri prodotti al Ristorante la Torre alle Tolfe.

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